L’economia dipende dagli economisti quanto il meteo dipende dai meteorologi

L’economia dipende dagli economisti quanto il meteo dipende dai meteorologi

Era il 2019 quando lessi per la prima volta in un report di un noto asset manager della “nuova normalità”: la casa di investimento si riferiva ad una condizione di tassi negativi divenuta “normale” in un mondo globalizzato e governato da spinte deflattive. Ricordo che la sera stessa andai a prendere pizza da asporto (mio figlio non aveva nemmeno un anno, immaginarsi come si potesse uscire a cena) e immaginai che al momento di passare alla cassa per il pagamento, il ristoratore mi ringraziasse allungandomi una banconota da 5 euro ed uno scontrino che riportava: TOTALE EURO -5. Della “nuova normalità” si cominciò poi a parlare regolarmente, e anche il mio vecchio datore di lavoro iniziò ad (ab)usare della formula negli incontri regolari che si tenevano con la direzione.

Il paradosso

Immaginate di svegliarvi una mattina e, usciti di casa alzando il naso verso il cielo, notare un corpo celeste mai visto prima. Passano i giorni, i mesi e gli anni ed è ormai chiaro a tutti che pian piano si sta avvicinando alla terra: quante possibilità ci sono che ad un certo punto, qualche astronomo o scienziato di altra sorta ci convinca che si tratti di “nuova normalità”? In effetti, proprio mentre sto scrivendo, mi viene in mente “Don’t look up”, acuta e divertente commedia satirica di Adam Mckay, e capisco che di possibilità ce ne siano molte più di quel che si potrebbe pensare.

La mia non vuole essere una condanna, e nemmeno uno stupido giudizio retrospettivo da investitore della domenica, semplicemente una riflessione e una constatazione sulla complessità e “delicatezza” di una scienza, l’economia, governata da più o meno 7,9 miliardi di variabili, ovvero il numero di persone che popola il nostro pianeta.

Guarda la luna

Cercare di anticipare le mosse delle banche centrali, degli stati sovrani, dei cittadini americani relativamente alle loro scelte di consumo se non quelle del popolo cinese o indiano, cercare di predire gli impatti dei fattori ambientali sugli investimenti, il prossimo fronte di tensione geopolitica che potrebbe forse sfociare in una guerra… quanto può influire sulle scelte relative alla pianificazione del nostro futuro finanziario? Decisamente poco a mio avviso. Decidere tra quanto tempo vorresti dare l’acconto per la casa dei tuoi sogni, scoprire tra quanti anni andrai in pensione e con che importo, verificare se il tuo patrimonio personale è al sicuro rispetto ai rischi della tua azienda, chiederti se ci sia qualcuno che potrebbe prendersi cura di te nel caso dovesse succederti qualcosa di invalidante, questi sono alcuni dei temi sui quali possiamo effettivamente avere una forma di controllo e lavorare insieme.

“Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito”